11 NOVEMBRE – ARMISTIZIO FINE PRIMA GUERRA MONDIALE

11 Novembre 2023

Si sono svolte questa mattina, alla presenza dei rappresentanti dell’Ambasciata della Repubblica di Serbia in Italia, le celebrazioni a Marino per la commemorazione della Giornata dell’Armistizio che l’11 novembre 1918 pose fine alla Prima Guerra Mondiale.

Presso il Sacrario di Barco Colonna, lungo l’ex Viale della Rimembranza, il Sindaco Stefano Cecchi insieme al Vicesindaco Sabrina Minucci, ai Consiglieri comunali e agli Assessori, hanno rinnovato l’omaggio ai caduti alla presenza della Polizia Locale, della Protezione Civile, dell’Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo di Santa Maria delle Mole e dell’ANPI. Presenti anche gli eredi dei fratelli marinesi Ugo e Cesare Colizza e di Arturo Reali, partiti volontari per la Grande Guerra insieme ai commilitoni Mario Corvisieri, Francesco Conforti, Nicola Goretti e Vincenzo Bucca, che persero la vita combattendo eroicamente accanto all’esercito serbo. La commemorazione ha visto la deposizione di una corona, preceduta dai tre squilli di tromba del bersagliere Daniele Ciaglia, da parte del Tenente Colonnello Branimir Marković, Addetto per la Difesa dell’Ambasciata di Serbia, accompagnato dal Consigliere Vukašin Todorović. Oltre agli interventi del Primo cittadino Cecchi e del Tenente Colonnello Marković, c’è stato anche quello del Consigliere comunale Carlo Colizza, in rappresentanza della sua famiglia.

La giornata commemorativa si è chiusa con la deposizione di una seconda corona anche presso la targa ai caduti sita in Piazza Matteotti.

Nel suo messaggio il Sindaco Stefano Cecchi ha sottolineato: “Siamo sempre onorati di poter ospitare l’Ambasciata di Serbia qui a Marino. È significativo che, in questo giorno, anche a Belgrado i nostri giovani concittadini, partiti volontari per la Grande Guerra, vengano ricordati e a loro riservato il giusto tributo, come stiamo facendo anche noi oggi qui. Sacrificare la propria vita per la Patria vuol dire essere spinti da fortissimi ideali. Il messaggio che vogliamo portare in questo giorno, insieme ai rappresentanti serbi, è quello di pace, una parola che, purtroppo, in molte parti del mondo ancora oggi non viene riconosciuta, preferendo a essa guerre inutili e sanguinose”.