Domenica 2 febbraio, si sono tenute le commemorazioni istituzionali in occasione dell’81° anniversario del bombardamento della Città di Marino, in ricordo delle vittime civili del 2 febbraio 1944.
Il corteo, composto da autorità civili, militari e religiose, è partito alle ore 11.45 da Palazzo Colonna e si è diretto verso il Monumento ai Caduti a Piazzale degli Eroi, dove il Vicesindaco Sabrina Minucci, ha deposto una corona d’alloro. Le celebrazioni sono poi proseguite nel sotterraneo di Palazzo Colonna per l’omaggio al Sacrario all’interno del percorso “Memorie di Guerra” e alle 12.30 il suono della sirena ha riportato alla mente ancora una volta quel tragico il 2 febbraio 1944.
Alle 17,30, presso il Sagrato della Basilica di San Barnaba Apostolo, si è tenuta la chiamata delle vittime del bombardamento e subito dopo la celebrazione della Messa Solenne.
Presenti alla commemorazione, il Vicesindaco Sabrina Minucci insieme ai Consiglieri comunali e gli Assessori, il Commissariato della Polizia di Stato di Marino, la Stazione dei Carabinieri di Marino, il Comando di Polizia Locale di Marino, la Protezione Civile di Marino, il Comando dei Vigili del Fuoco di Roma – Distaccamento di Marino, l’Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo – Sezione Sandro Sciotti di Santa Maria delle Mole, l’A.N.P.I. di Marino, la Croce Rossa Italiana – Comitato Colli Albani/Marino, l’AVIS di Marino, la Pro Loco Marino e molti cittadini che hanno preso parte alle celebrazioni.
Il Vicesindaco Sabrina Minucci nel suo intervento ha sottolineato: “Ogni anno il 2 febbraio si rinnova un grande dolore per la perdita di tanti concittadini, amici, parenti. Negli occhi sono ben presenti le immagini di quel terribile bombardamento che ha devastato la città e il suono della sirena ci lascia solo immaginare la paura di quegli attimi. Ma è proprio quella Città che oggi ci riempie di orgoglio, ricostruita dalle macerie da una comunità che ha saputo rialzarsi con forza, con caparbietà, per ricostruire ciò che era andato distrutto ed è così che noi oggi ricordiamo il dolore ma celebriamo anche la rinascita che sia da esempio per superare ogni difficoltà che a volte ci sembra insormontabile.”