Ricorre oggi la Giornata della Legalità in ricordo delle vittime di tutte le mafie, prendendo come riferimento la data della strage di Capaci, il 23 maggio 1992. Quel giorno morirono, insieme a Giovanni Falcone, anche la moglie Francesca Morvillo e i tre uomini della sua scorta, Rocco Di Cillo, Vito Schifani e Antonio Montinaro.
Sempre nel 1992, nell’attentato di Via D'Amelio a Palermo, persero la vita, insieme al giudice Paolo Borsellino, i cinque uomini della sua scorta, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. A loro e a tutti coloro che nella lotta per la legalità hanno perso la vita è rivolta questa giornata, ricordandoci la necessità di combattere per essa, ogni giorno, affinché non si perda il valore delle loro azioni.
Queste le parole del Primo Cittadino Stefano Cecchi: “Quella di Capaci fu una strage che scosse l’Italia intera. Un’esplosione che in un attimo spazzò via le vite del giudice Falcone, di sua moglie e degli uomini della sua scorta. Una giornata che ha segnato profondamente la storia del nostro Paese che noi abbiamo il dovere di ricordare impegnandoci con ogni mezzo possibile per contrastare l’illegalità. È importante non abbassare mai la guardia nella lotta alla mafia e questo impegno deve partire innanzitutto dalle istituzioni, per una società giusta e nel rispetto di chi ha lottato fino a sacrificare la propria vita”.