Si terrà sabato 29 ottobre p.v. alle ore 19.00 presso il Palazzetto di Marino in Via Anita Garibaldi 2 a Cava dei Selci, lo spettacolare incontro di boxe, Pesi Gallo (fino a 53,5 Kg), per il campionato mondiale WBC (World Boxing Council), una delle quattro principali organizzazioni internazionali di pugilato.
Protagoniste sul ring Simona Salvatori, ‘the black dog’ campionessa imbattuta, che incrocia i guanti con Bethy Franco, colombiana, anche lei campionessa imbattuta fino ad ora.
Simona Salvatori, cittadina di Marino, avvocato penalista e criminologa, si avvicina alla boxe all’età di 30 anni ed è subito passione. Con dedizione e talento conquista il titolo di campionessa italiana fino ad arrivare anche alla partecipazione con la maglia della nazionale. Oggi, il suo amore per lo sport, oltre ad allenarsi, lo trasmette nell’insegnamento e, tra i suoi allievi, si registrano tantissime donne per le quali ha creato dei corsi di ‘Boxe in Rosa’.
Durante l’evento si svolgeranno sul ring anche tanti altri match tra professionisti fino ad arrivare ai dilettanti di giovanili e junior. Degno di nota anche l’incontro di Giorgia Scolari con Evelyn Camporeale, cilena, di avvicinamento alle prossime competizioni.
“Sono molto contenta di avere l’opportunità grazie a questa competizione sportiva di sfatare ancora una volta il mito del sesso debole e della boxe per soli uomini – ha sottolineato l’Assessore allo Sport Sabrina Minucci – Il ghettizzare il ruolo femminile non e affidare la distinzione ad un mero articolo senza invece fare affidamento ai fatti che fanno di un essere umano un uomo e una donna. Vogliamo enfatizzare anche l’impegno di Simona nell’insegnamento soprattutto alle donne che sta riscuotendo un grande successo che riscontriamo anche con le nostre campionesse a livello nazionale. Nella boxe, così come in tutte le discipline, si affronta un percorso di crescita e di confronto con gli altri e verso i propri limiti. Una sana passione che ripaga con un benessere psicofisico che fa bene a noi e alla società in cui viviamo”.